sabato 26 maggio 2012

da Il Giornale .it

Koubachi, il pollice verde elettronico

Macchine e tecnologia nemiche della natura? Non in Svizzera: il sensore Wi-Fi-giardiniere provetto
koubachi_gdl L’Italia è un paese di contadini e agricoltori. O meglio, di aspiranti tali. Secondo una recente indagine dell’istituto di ricerca Nomisma, infatti, nella nostra Penisola il numero di persone con la passione per il giardinaggio è in costante aumento e ammonta oggi a circa 7,4 milioni, pari al 14,6% dell’intera popolazione.
Tuttavia, chiunque si sia cimentato almeno una volta con vasi, sementi e innaffiatoi sa bene quanto sia difficile garantire ad una pianta le condizioni ideali di temperatura, umidità e luce affinché cresca sana e rigogliosa. Non per niente il cosiddetto pollice verde viene da molti considerato una qualità innata, di quelle che nemmeno l’esperienza aiuta a sviluppare.
Tutto questo fino a ieri.
Oggi, con l’aiuto della più moderna tecnologia curare con successo il proprio orto o giardino è alla portata di tutti: dalla Svizzera arriva Koubachi, innovativo sensore Wi-Fi che monitora giorno dopo giorno lo stato di salute della flora domestica e ci avvisa quando e, soprattutto, come intervenire con tempestività.
Il funzionamento è estremamente semplice: una volta connesso Koubachi alla rete wireless di casa, non dovete fare altro che inserirlo nel vaso, come i classici cartellini che si vedono nelle serre, e impostare il tipo di pianta attraverso il sito web my.koubachi.com o l’omonima applicazione mobile (al momento disponibile solo per device Apple).
Da questo momento in avanti il sensore fa tutto da solo: rileva temperatura, intensità della luce e umidità della terra e invia i dati al server centrale, che a sua volta li elabora per avvisarci quando è il momento di innaffiare o se l’ambiente è troppo caldo o poco soleggiato. Il tutto via email o tramite semplici notifiche push.
Ciascun sensore può essere inoltre spostato di vaso in vaso per tenere sotto controllo più piante allo stesso tempo: Koubachi è infatti in grado di adattarsi autonomamente e in pochi giorni ad ogni nuova “residenza”, garantendo così un flusso di informazioni e aggiornamenti costante anche per chi nel proprio giardino ospita una vera e propria oasi.
Attualmente il software Koubachi comprende oltre 440 specie vegetali (suddivise per tipologia, fusto, lamina e margine della foglia), ma l’obiettivo dell’azienda elvetica è raggiungere quota 5000 entro la fine del 2012. L’aggiornamento del database è stato affidato ad un medico delle piante, appositamente assunto per questo scopo.
Insomma, non avete il pollice verde? Nessun problema. Ora bastano un indice e un “pat”.
Manuele MORO

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