lunedì 24 febbraio 2014

sabato 1 marzo 2014..

...in piazza duomo ,vicolo duomo piazza delle erbe si tiene il consueto mercatino del barato. ogni volta si scopre qualcosa di interessante ,sia per la varietà degli espositori che dal numero dei partecipanti e vari personaggi storici carrarini presenti. Vi aspettiamo

una bellissima foto

Incontri speciali oggi ♡

mercoledì 19 febbraio 2014

dal giornale.it-tema Ilda Boccassini


«La verità - racconta un magistrato che la conosce bene - è che Ilda non ha mai voluto al suo fianco colleghi, ma solo gregari. É talmente convinta di essere dalla parte della ragione che fatica a elaborare il dissenso.
Per questo, alla fine, si è ritrovata a litigare con tutti, o quasi».
Nulla di nuovo sotto il sole, si dirà: è raro che gli esseri umani migliorino con l'età, e Ilda Boccassini, compiuti da poco i sessantatrè anni, non fa eccezione. Le asprezze del suo carattere sono da sempre note. Ma da questa mattina, nella carriera della dottoressa, c'è un nuovo, scomodo, capitolo: la relazione piovutale addosso dalla Direzione nazionale antimafia, altrimenti nota come Superprocura, ovvero l'organismo giudiziario che deve coordinare l'attività dei pool antimafia di tutte le procure italiane. Il pool milanese - nome tecnico, Direzione distrettuale antimafia - è uno dei più importanti. E alla sua guida c'è lei, la Boccassini, procuratore aggiunto della Repubblica. Sotto la sua guida, il pool antimafia ha portato a segno retate su retate contro quanto rimane di Cosa Nostra al nord, e soprattutto contro i clan della 'ndrangheta. Sempre sotto la sua guida, la Dda milanese ha condotto l'inchiesta su Silvio Berlusconi per il caso Ruby, coronata dalla condanna dell'ex premier a sette anni di carcere.
Ma sotto la sua guida, dice la Direzione nazionale, la Dda milanese si è anche trasformata in organismo lontano dai criteri di collaborazione che sono alla base della legge che ha creato i pool e la superprocura stessa. Fu, a ben ricordare, una delle più importanti intuizioni di Giovanni Falcone, che per questo venne messo in croce dai suoi stessi colleghi, che lo accusarono di aprire la strada al controllo dei pm da parte del governo: la creazione di una struttura centralizzata che superando campanilismi senza senso coordinasse le attività antimafia di tutte le procure italiane. Perchè questo possa accadere, è indispensabile che dalle procure locali il flusso di informazioni verso Roma sia costante. Ma proprio qui, scrive la Dna, casca l'asino. Milano, ovvero la Boccassini, non ci racconta niente. Peggio: anche al suo interno, il pool antimafia di Milano non fa circolare le informazioni.
Così, all'improvviso, sulla Boccassini ricade l'accusa che la ha accompagnata per tutta la sua carriera. L'accusa di essere un cavaliere solitario. Di non fidarsi di nessuno. Di non saper lavorare in gruppo. Per questo nel 1991 il suo capo di allora, Francesco Saverio Borrelli, la estromise dal pool antimafia. Lei l'anno dopo se ne andò in Sicilia a dare la caccia agli assassini di Falcone. Ma anche qui i problemi vennero a galla in fretta: si scontrò frontalmente con il procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli, e se ne tornò al nord. A Milano, ha ottenuto la guida del pool antimafia, ma anche qui non sono state rose e fiori: al suo arrivo se ne andò quasi subito Celestina Gravina, una delle menti storiche del pool; e poco dopo anche Mario Venditti, altro pm di lungo corso, preferì cambiare incarico. Allontanamenti mai motivati ufficialmente con i dissapori con «la capa». Ma a Palazzo di giustizia tutti sanno che dietro c'è l'insofferenza, in particolare dei pm più anziani, verso il modo della Boccassini di gestire la squadra.
Basta leggere le intestazioni dei fascicoli per capire, d'altronde, che la Boccassini si fida - per le cose cui annette importanza - di un paio di sostituti al massimo. A tutti gli altri assegna i fascicoli di secondo piano, e, come ha rilevato la Dna, non racconta nemmeno quali inchieste sono in corso. Proprio a uno dei suoi pm di fiducia, Paolo Storari, la Boccassini aveva chiesto che venisse assegnata anche la nuova indagine su Berlusconi, il cosiddetto Ruby ter. Ma il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha preferito assegnare il delicato fascicolo ad un altro pool e a un altro pm. Non si sa quale sia stata la reazione della Boccassini.
Il problema è che da parecchio tempo Ilda ha manifestato la convinzione che il ruolo di procuratore aggiunto le sta stretto, e che sia venuto il momento per il Csm di assegnarle la guida della procura di una grande città. Le sue domande finora sono state sempre respinte. Ma ora sta puntando su Firenze. Ha l'anzianità e i titoli per potercela fare, indubbiamente. Ma il giudizio decisamente critico della Direzione nazionale antimafia rischia di convincere il Csm che è rimasta la Ilda di sempre: un mastino delle indagini, un magistrato dalla volontà di ferro e dalle capacità non comuni. Ma priva di quelle capacità di dialogo e di mediazione senza le quali organismi anche meno complessi di una Procura faticano ad andare avanti.

acconciature

Foto: <3sono molto belle ,ma anche elaborate ,da grandi occasioni

un augurio accolto con un sorriso

Cuneo Silvana è felice 
buongiorno

lunedì 17 febbraio 2014

dormita in bagno ,dopo sfratto

beluga-The Daily Mail

Naked Russian diver Natalia Avseenko tries to tame rare beluga whales

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Freediver Natalia Avseenko braves sub-zero temperatures near the Arctic Circle to swim with rare beluga whales in an attempt by Russian scientists to tame the playful creatures, which apparently dislike artificial material - meaning divers wear no clothes. Picture: KNS News Source: Supplied
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Belugas are famous for their human like expressions and canary sounding twitter. Picture: KNS News Source: Supplied
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Only 100,000 remain in their natural habitat which is in the cold northern oceans near the Arctic Circle. Picture: KNS News
Source: Supplied
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The belugas will go to zoos in the northern hemisphere once tamed. Picture: KNS News Source: Supplied
FACING sub-zero temperatures, with no protection from the elements, a female diver frolicks naked with beluga whales in a bizarre experiment designed to tame the shy creatures.
Diver Natalia Avseenko, 36, agreed to participate in the experiment designed by Russian scientists who believe belugas dislike artificial materials such as clothing and diving suits.

The average human could die if left in sub-zero temperatures for just five minutes, but amazingly Natalia survived in temperatures of minus 1.5 degrees Celsius for more than ten minutes.

Using her skills as a diver and yoga breathing techniques, she was able to stay under the water at Murmansk in Russia for an unbelievable ten minutes and forty seconds.


The gamble appears to have paid off with the whales seemingly enjoying the frolicking with Natalia and responding with their famously distinctive range of facial expressions.

The whales are being tamed by scientists from the Utrish Dolphinarium on the shores of the White Sea near the Arctic Circle where whales and dolphins are caught in enclosures then tamed before going to zoos around the world.

Read more about the amazing naked beluga dive at The Daily Mail.

giovedì 6 febbraio 2014

polenta incatenata-dalle ricette carrarine


Carara la só cuzina e le só tradizion… Vist’ ch’aiò i erbi, stasera polenta ‘ncat’nata

Polenta incatenata

Ingredienti: 1 chilo di erbi; 3 etti di fagiolini dall'occhio, soffritto di lardo; aglio; cipolla; 500 grammi di farina di granturco; olio d'oliva; sale.
Gli erbi, fanno parte delle tradizioni antiche, della cucina povera, sono le erbe commestibili che si trovano nei campi e nelle zone a monte un po' ovunque, come l'aspraggine, il porro, la borraggine, acetosa, finocchio selvatico, raperonzolo, luppolo, cicerbita, pimpinella ecc. Le nostre nonne erano esperte nella raccolta, ma oggi é difficile trovare raccoglitori che sappiano cosa cercare, mentre è più facile trovarli nei mercati di verdura. Se non li trovate potete variare il piatto aggiungendo verdure e cavolo sminuzzati. In una pentola capiente far cuocere gli erbi, i fagiolini dall'occhio (fatti precedentemente rinvenire una notte in acqua), sale, acqua. Una volta cotti gli erbi e i fagiolini, si toglie un poco d'acqua di cottura in eccedenza e si comincia a buttare la farina facendo attenzione che non si formino grumi. Cuocere per almeno mezz'ora (la polenta deve raggiungere una densità leggermente superiore ad una crema), aggiungendo per ultimo il soffritto di lardo (facoltativo). Servire in piatti singoli aggiungendo olio d'oliva extravergine.

Tutte le ricette da noi suggerite, sono prese da ricettari della cucina locale carrarina

domenica 2 febbraio 2014

Marcia trionfale dell'aida


stoccafisso con le patate-ricetta in uso a Carrara

Carrara la sua cucina e le sue tradizioni…stasera un bel piat d stocafiss e vin bianch d ch’l bon

“ Stoccafisso con le patate “

Ricetta per 4 persone: 8 etti di stoccafisso bagnato; 1 chilo di patate; 500 grammi di passata di pomodoro; una cipolla; 2 spicchi d'aglio; prezzemolo; peperoncino; 4 filetti di acciughe dissalate, olio; sale; 1/2 bicchiere di vino bianco.

Procedimento: strizzate, pulite diliscate e fate a pezzi lo stoccafisso. Sbucciate le patate e tagliatele a pezzi. Fate soffriggere in una casseruola il trito degli aromi e le acciughe con abbondante olio; appena prende colore, aggiungete lo stoccafisso a pezzi e fare rosolare un paio di minuti, poi aggiungere il vino, fatelo evaporare e versate il passato di pomodoro. Se occorre, aggiungere acqua calda ed infine le patate a pezzi (non troppo grossi). Cuocere dolcemente rimestando spesso con un cucchiaio di legno, (per via che non si attacchi al fondo della casseruola lo stoccafisso), finche il sugo non risulterà denso, correggere di sale e servire.

tutte le ricette da noi suggerite, sono prese da ricettari della cucina locale carrarina

taglierini nei fagioli ,ricetta in uso a carrara.

Carara la só cuzìna e le só tradizion… Alè quasi mez’dì, ozi tajarín ‘n ti fasóli

Taglierini nei fagioli

Ingredienti per 4 persone: mezzo chilo di fagioli borlotti freschi (o 2 etti di quelli secchi, ma vanno lasciati in ammollo per 24 ore),
mezzo cavolo verza, due patate, una cipolla una zucchina, una carota, una costola di sedano, uno spicchio d’aglio, prezzemolo, basilico, un cucchiaio raso di salsa di pomodoro o un bel pomodoro maturo, un etto di lardo di Colonnata, olio d’oliva, sale.
Per la pasta ( i tajarin) 3 etti di farina, acqua e un pizzico di sale.
Mettere a bollire in abbondante acqua leggermente salata i fagioli assieme alle verdure ben pulite e lavate, il cavolo tagliato a striscioline, la carota la zucchina e mezza cipolla a rondelle, le patate a tocchetti. A parte tritate con la mezzaluna la mezza cipolla rimasta a alla costa di sedano, lo spicchio d’aglio, il prezzemolo, il basilico e il lardo, fate soffriggere in un’altra pentola con olio d’oliva e quando assume un colore d’orato aggiungete il concentrato o il pomodoro a pezzetti e allungate con un poco di acqua. Quando le verdure con i borlotti sono cotte, passatele con il passatutto dentro la pentola del soffritto e aggiungete anche l’acqua di cottura, lasciando da parte una tazza di fagioli interi e fate riprendere il bollore al brodo ottenuto.
A questo punto potete versarvi i taglierini, meglio se impastati a mano, perché la pasta rimane più porosa e lega meglio con il brodo di cottura e aggiungete per ultimo anche la tazza di fagioli interi.
Una volta cotta la pasta, lasciate leggermente raffreddare e servire nei piatti il brodo dovrà risultare denso e cremoso.

Tutte le ricette da noi suggerite, sono prese da ricettari che trattano la cucina carrarese
Silvia banci Buonamici si chiede ,in seguito alle recenti piogge in toscana,attraverso f.b:
Risaie a Prato? !?
Foto: Risaie a Prato? !?
direi di si visto il gran numero di cinesi presenti a Prato  e provincia.