domenica 31 maggio 2015

solo e pensoso i deserti campi-sonetto di Petrarca

Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human la rena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:

sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so, ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.

venerdì 29 maggio 2015

Willian Shakespeare

Avanti,corteggiami ,corteggiami, perchè ra sono d'umore festivoe abbastanza incline a dire di si.


dedicato a .........

martedì 26 maggio 2015

da internet-msn

 
 
da Msn

 
ROMA - Osservata dallo spazio la nascita di due isole vulcaniche nel Sud del Mar Rosso, nell'arcipelago di Zubair che si trova tra Yemen ed Eritrea. Un evento eccezionalmente raro da poter vedere in diretta, che è stato possibile 'catturarè grazie alle immagini ad alta definizione scattate dai satelliti. Quella della formazione di nuove isole vulcaniche è un evento ancora non del tutto chiaro per i ricercatori, ed eccezionalmente raro. Dopo l'eruzione della isola di Surtsey, a sud dell'Islanda negli anni '60, sono poche le eruzioni di cui si ha testimonianza.
Nate due isole vulcaniche nel mar Rosso: ecco le immagini dal satellite della Nasa - Guarda© Leggo.it Nate due isole vulcaniche nel mar Rosso: ecco le immagini dal satellite della Nasa - Guarda
Pubblicate sulla rivista Nature Communications dai ricercatori guidati da Wenbin Xu, dell'Università King Abdullah di Thuwal in Arabia Saudita, le foto e i video indicano che entrambe le isole sono emerse in seguito a due brevi eruzioni esplosive avvenute nel 2011 e nel 2013, e che l'erosione della costa ha modificato parecchio la loro forma nei mesi successivi.
I dati radar del satellite indicano anche la presenza di due fratture di 10 chilometri, molto più lunghe di quello che farebbe pensare la dimensione dell'isola, che hanno 'alimentatò l'eruzione, accompagnata da diversi sciami di scosse sismiche, che normalmente si hanno quando vi sono intrusioni di magma. L'arcipelago di Zubair potrebbe quindi far parte, secondo gli studiosi, di una zona vulcanicamente attiva finora non notata.
Un'ipotesi corroborata dagli sciami sismici locali che di solito accompagnano l'entrata di magma. Negli ultimi 20 anni ci sono stati almeno sei sciami sismici, probabilmente causati da diverse intrusioni di magma, tre dei quali (nel 2007, 2011 e 2013) seguiti da eruzioni nel giro di un anno. Il loro significato era passato inosservato, ma per i ricercatori dimostrerebbe la presenza di un periodo prolungata attività magmatica nell'area.
 

candidato al consiglio regionale M.5 stelle

Paolo Vaira

sabato 23 maggio 2015

giovedì 21 maggio 2015

proverbi sulla politica

bacia la mano che non puoi tagliare (proverbio tuareg)
saremo tutti onesti saremmo tutti buoni dicono i manifesti in tempo di elezioni.
chi non sa fare non sa comandare.
denaro e amicizia corrompono la giustizia

mercoledì 20 maggio 2015

raffaele arena da poesieracconti.it

Sole e mare, bene e male

Fonte di vita, che il sole lo guarda, lui lo riflette
che la sabbia lo compone, che lui l'accoglie
che alcuni ci rimangon sperduti, e lui li saluta.

Oh mare, per favore, dacci un segnale,
che sia di pace e amore, e non di indifferenza.
Per favore, parlami, e un cavallone mi inghiotte...

Oggi aveva fame. Vero signor.. ma lei chi è?
Io son Dio e Diavolo, Bene e Male, Sole e mare.
E com'e' che ora lei mi appare?

Furbino com'eri hai fatto il bagno con mare forza sette
il bagnino ha provato a riprenderti, non ce l'ha fattta..
Vole dire, vole dire, che non ci sono piùuuu Ueeeeee!!? Cioè...

Magari non ci fossi più, il tuo spirito transmigra
E dove..
Per educazion, non ti rispondo...

martedì 19 maggio 2015

da viaggio.com--giuseppegiusti_il poeta e gli eroi da poltrona

IL POETA E GLI EROI DA POLTRONA

Poeta.
Eroi, eroi,
Che fate voi?

Eroi.
Ponziamo il poi.

Poeta.
(Meglio per noi!)
O del presidente
Che avete in mente?

Eroi.
Un tutto o un niente.

Poeta.
(Precisamente).
Che brava gente!
Dite, o l’Italia?

Eroi.
L’abbiamo a balia.

Poeta.
Balia pretesca,
Liberalesca,
Nostra o tedesca?

Eroi.
Vattel’a pesca.

Poeta.
Lo so. (Sta fresca!)

GIUSEPPE GIUSTI

lunedì 18 maggio 2015

eustachio Zanotti-da wikipidia

Eustachio Zanotti
Eustachio Zanotti (Bologna, 27 novembre 1709Bologna, 15 maggio 1782) è stato un astronomo e ingegnere italiano.

Biografia

Eustachio Zanotti proveniva da una famiglia che ha avuto numerosi membri divenuti famosi: suo padre fu Giampietro Zanotti, poeta, pittore e storico dell'arte, sua madre fu Costanza M. Teresa Gambari, uno dei suoi zii, fratello di Giampietro, fu Francesco Maria Zanotti, scrittore e filosofo, professore di Filosofia all'Università di Bologna, segretario e in seguito presidente dell'Istituto delle Scienze di Bologna, le sue sorelle, Teresa Maria Zanotti e Angiola Anna Maria Zanotti, scrissero canzoni e traduzioni di storie brevi, una terza sorella si chiamava Faustina Berenice[1][2].
Zanotti fu segretario dell'Istituto delle Scienze di Bologna[3], membro delle accademie di Berlino, Londra, Napoli, Padova e Kassel (Germania)[4] e socio dell'Accademia dei Quaranta.

Carriera

Ephemerides motuum caelestium
Una mappa dall'opera
Zanotti cominciò la sua carriera di astronomo a venti anni alla specola di Bologna, divenendone il direttore nel 1739[5].
Si occupò in particolare di comete[6], scoprendone una, la C/1739 K1, di eclissi solari e lunari[7][8], di aurore boreali[9], osservò il transito di Mercurio del 6 maggio 1753[10] e il transito di Venere del 6 giugno 1761[11]. Compilò un catalogo di stelle contenente le coordinate di 413 stelle che venne pubblicato nel 1750: questo catalogo è il primo ad essere stato stilato secondo una metodologia moderna[12]. Nel 1776 restaurò la meridiana situata nella basilica di San Petronio[13][14], progettata da Giovanni Domenico Cassini.
Zanotti fu anche un rinomato ingegnere idraulico[15][16].

sabato 16 maggio 2015

da Carrara -partecivle-processotassa marmi

''Siamo dalla parte della città'' (Zubbani CC 05/02/2015)
No, caro sindaco e cara giunta, non siete dalla parte della città: siete dalla parte dei ricchi, dei potenti, lo siete fino in fondo, tanto che vi siete presi una richiesta di rinvio a giudizio con presunto danno erariale multimilionario. Che fa il paio con l'inchiesta del nero alle cave che riguarda un gruppo di imprenditori, un trionfo del "mondo di mezzo alla carrarina". D'altra parte, il vicesindaco Vannucci lo disse: al monte, le lobby storicamente sono state prevaricanti. Lo disse in consiglio comunale. (...)
‪#‎carrarapartecivile‬
Carrara, dalla parte dei potenti e delle rendite d’oro - Cronaca - il Tirreno
La giunta e i partiti che la sostengono si ostinano ancora a tenere fermo il regolamento degli agri marmiferi
iltirreno.gelocal.it

meno male che oggi doveva piovere

foto da poesiedamoeancheno.wordpress.com

venerdì 15 maggio 2015

gufo reale -foto di giorgio filippi

a fossola per nolto tempo c'è ne stato uno ,adesso ci sono diverse civettte e cucculi,buona giornata

giovedì 14 maggio 2015

la rosa bianca -di a. bertolucci- da altravista.org

 LA ROSA BIANCA DI A.BERTOLUCCI

Coglierò per te
l'ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce
nelle prime nebbie.
Le avide api l'hanno visitata
sino a ieri,
ma è ancora così dolce
che fa tremare.
È un ritratto di te a trent'anni.
Un po' smemorata, come tu sarai allora.

dal corriere.it


quanto lavoro può dare la forestA ? 
NON DIMENTICHIAMO LA RIFORESTAZIONE

mercoledì 13 maggio 2015

giosuè Carducci-mezzogiono alpino (da altravista.org


Mezzogiorno Alpino
 

Nel gran cerchio de l'alpi, su 'I granito
Squallido e scialbo, su' ghiacciai candenti,
Regna sereno intenso ed infinito
Nel suo grande silenzio il mezzodí.
Pini ed abeti senza aura di venti
Si drizzano nel sol che gli penètra,
Sola garrisce in picciol suon di cetra
L'acqua che tenue tra i sassi fluí.

attilio bertolucci -pagina di diario

A Bologna, alla Fontanina,
un cameriere furbo e liso
senza parlare, con un sorriso
aprì per noi una porticina.

La stanza vuota e assolata dava
su un canale
per cui silenziosa, uguale,
una flotta d’anatre navigava.

Un vino d’oro splendeva nei bicchieri
che ci inebriò;
l’amore, nei tuoi occhi neri,
fuoco in una radura si incendiò.

domenica 10 maggio 2015

rondo veneziano-san marco 1981

dadicato a mio nipote che ha conseguito la laurea triennale in ingenieria informatica con 102

sabato 9 maggio 2015

da campaniasuweb.it


Cappella Sansevero: il miglior museo d’Italia secondo Trip Advisor

Cappella Sansevero
La Galleria degli Uffizi, i Musei Vaticani, la collezione Peggy Guggenheim a Venezia, il Museo Egizio di Torino. Fiori all’occhiello della cultura italiana, inseriti nell’annuale classifica Traveller Choice di Trip Advisor. Ma ciò che risalta è il museo che occupa la prima posizione: quello della Cappella Sansevero di Napoli, con il suo celebre Cristo Velato, le “macchine umane” del principe e alchimista Raimondo de Sangro, le sue pavimentazioni che richiamano motivi massonici, così come le statue che ne ornano le pareti. È questo, secondo i viaggiatori che annualmente stilano questa classifica, il miglior museo italiano. A livello europeo la Cappella si aggiudica la nona posizione, dietro a gallerie celebri in tutto il mondo come il British Museum e il Louvre di Parigi.

giovedì 7 maggio 2015

con il contributo di alessandro ffranzoni e foto da dimensioni e tutti a casa

da sonett ilussuriosi di Pietro lìlaretino -da liber liber.it

Fottiamci, anima mia, fottiamci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
e saria il mondo un cazzo senza questo.
E se post mortem fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.
- Veramente egli è ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
io so che si sfoiavano gli amanti.
Ma lasciam'ir le ciance, e sino al core
ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti
l'anima, ch'in sul cazzo or nasce or muore;
e se possibil fore,
non mi tener della potta anche i coglioni,
d'ogni piacer fortuni testimoni