venerdì 12 agosto 2016

el cid-da amanti della storia


LA STORIA DEL “CID CAMPEADOR”.
Un personaggio sospeso tra mito, leggenda e storia. Rodrigo Díaz de Vivar, meglio noto come "El Cid Campeador" o semplicemente El Cid può considerarsi il più popolare degli eroi nazionali spagnoli, tanto che le sue gesta hanno ispirato numerose opere della letteratura, e non solo quella iberica.
A sgombrare il campo sulla sua reale esistenza dovrebbe essere un documento oggi conservato presso l’archivio della Cattedrale di Salamanca dove si parla di una donazione di “Rodericus Campidoctor et princeps” al vescovo di Valencia. Tale donazione consisteva nel villaggio di Picassent con le sue rendite.
Siamo nel XII secolo, periodo storico della Reconquista spagnola, e a chiamarlo 'El Cid' furono proprio i Mori (da 'As-Sid', Signore o Capo)‚ suoi avversari durante i combattimenti affrontati sotto il comando di Alfonso VI di Leon. Il titolo di 'Campendor' (Campione) gli fu dato dai soldati cristiani‚ durante la sua militanza sotto Sancho di Castiglia. Ricostruire con precisione la sua storia non è semplice in quanto le fonti che lo riguardano sono per lo più agiografiche e scritte con toni epici.
Rodrigo (o Ruy) Díaz de Vivar, nacque nel 1040 (o secondo alcuni storici, nel 1043) per l'appunto a Vivar, un piccolo villaggio vicino a Burgos, da cui prese il nome. Giovanissimo venne introdotto alla corte di re Ferdinando I di Castiglia e del figlio maggiore del re, il futuro Sancho II. La Spagna del tempo non era un regno omogeneo, ma governato da molti re e gran parte del territorio era anche amministrato dagli arabi. Alla morte di re Ferdinando, nel 1065, il regno venne diviso tra i suoi figli Sancho, Alfonso, Garcia, Elvira e Urraca.
A soli 23 anni il giovane Rodrigo fu nominato comandante degli eserciti reali e, prestando fedeltà a Sancho, partecipò sempre al suo fianco nelle guerre contro i suoi fratelli per il controllo totale delle terre lasciate in eredità dal padre. Alla morte di Sancho, assassinato nel 1072, tutto il suo potere passò a suo fratello Alfonso, che assunse il nome di Alfonso VI.
Il sovrano era consapevole che avrebbe avuto bisogno di un leader e sapeva bene che i castigliani amavano El Cid. Fu così che dopo aver rimosso il cavaliere da comandante degli eserciti reali, nel 1074 gli diede in sposa la nipote, Jimena. Da qui ebbe inizio il legame tra Alfonso ed El Cid, Ma il sodalizio non ebbe vita lunga. Forse osteggiato da parte dell’aristrocrazia vicina al re, El Cid cadde in disgrazia agli occhi del sovrano e fu costretto all’esilio.
Passò al servizio di Yusuf al-Mu’taman ibn Hud e, dopo la morte di questi, servì il figlio Al-Mustain II. Difese il sovrano dagli attacchi del fratello al-Mundhir nella battaglia di Morella, presso Tortosa, del 14 agosto 1084. Durante le tante battaglie, e tra alleanze tra mori e cristiani, sconfisse da una parte il sovrano arabo di Lérida e il suo alleato della contea di Barcellona, impedendo al tempo stesso che anche Valencia cadesse completamente nelle mani degli arabi.
Durante la fine del XI secolo si distinse contro l’ invasione degli Almoravidi, una dinastia berbera proveniente dal Sahara. Nel 1087 Alfonso lo richiamò al suo fianco. Ma la loro intesa durò poco: El Cid fu costretto per la seconda volta all’esilio. Tornò da Al-Mustain II.
Nel 1093 assediò Valencia liberandola dai sostenitori degli Almoravidi, nella battaglia di Cuarte, e diventandone lui stesso signore sovrano. Durante il suo governo Valencia fu caratterizzata dalla presenza al tempo stesso di cristiani e di musulmani, tanto che entrambi servivano esercito ed amministrazione civile.
In un gioco di alleanze il potere di El Cid divenne sempre più esplicito: nel 1096 si alleò con Pietro I di Aragona, insieme fermarono l'avanzata degli Almoravidi nella regione; attraverso i matrimoni delle figlie strinse alleanza con i conti di Barcellona e con i sovrani di Navarra.
Nel 1099, nel pieno di un nuovo conflitto contro gli Almoravidi morì forse provato da una vita senza tregua. Non aveva neanche 60anni. Ma ill suo nome era ormai destinato ad essere ricordato in tutta la Spagna. Dopo varie peripezie, dal 1921 i suoi resti riposano nella Cattedrale di Burgos
In immagine : “El Cid” in un celebre film con Charlton Heston del 1961.
Antonio A. – Fonte: History, I Grandi condottieri.
‪#‎reconquista‬ ‪#‎spagna‬ ‪#‎rodrigodiaz‬ ‪#‎elcid‬
L'immagine può contenere: 1 persona , barba
 

Nessun commento:

Posta un commento