domenica 4 settembre 2016

da amanti della storia

4 SETTEMBRE 1965: LA SCOMPARSA DI ALBERT SCHWEITZER
Albert Einstein lo definì “il più grande uomo vivente”.
Era nato nel 1875 in terra tedesca, a Kaysersberg, passata alla Francia dopo la prima Guerra Mondiale. Si laureò in medicina con specializzazione in malattie tropicali. Da quel momento si dedicò quasi senza interruzione all’attività missionaria e assistenziale in Africa. A Lambaréné, nell’Africa Equatoriale Francese insieme a Hélène Bresslau, infermiera e sua futura moglie fondò un villaggio-lebbrosario come simbolo concreto del suo cristianesimo.
Era conosciuto come il «dottore bianco» sia per la pelle che per i vestiti che indossava. I sui pazienti lo pagavano in natura : pollame, capre, maiali. Lui, rigorosamente vegetariano, lo ridistribuiva a chi più ne aveva necessità. Uomo austero e dal fisico asciutto, conduceva una vita molto semplice, quasi monastica, cibandosi sostanzialmente di frutta e verdura. E nulla, nella sua quotidianità, veniva sprecato.
La sua fama di medico si sparse presto in Africa, dal profondo della foresta, da villaggi lontani anche centinaia di chilometri, arrivano malati bisognosi di cure. Schweitzer, e la sua comunità di medici volontari che lentamente cresceva intorno a lui, divenne un benefattore, una figura di riferimento, e le notizie di quello che stava facendo nel cuore dell'Africa più nera smossero l'opinione pubblica mondiale.
Albert Schweitzer, morirà 90enne il 4 settembre 1965 a Lambaréné. Migliaia di canoe attraversarono il fiume per portare l'ultimo saluto al loro benefattore, che seppellirono presso l'ansa del fiume. Fu senza dubbio una delle più eminenti personalità della scienza e della spiritualità del suo tempo, fu anche organista, interprete di Bach, musicologo, teologo, filosofo, scrittore, conferenziere e fervente pacifista. Insignito nel 1952 del premio Nobel per la pace con i proventi del quale fece costruire il "Village de la lumière" (villaggio della luce) per i lebbrosi.
Antonio A. – Fonte: Corriere della Sera.
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