mercoledì 9 maggio 2012

elezioni comunali carrara(2)



CONSIDERAZIONI SUL RISULTATO ELETTORALE
Un’analisi spassionata dei risultati elettorali mette in evidenza alcuni dati inoppugnabili.
Al di là dell’evidente e clamoroso boom inaspettato del Movimento 5 Stelle, difficile da valutare sia nel significato che nella prospettiva, la prima è senza dubbio la pesante differenza tra i voti del Sindaco e quella della maggioranza che lo sostiene. Una differenza di oltre undici punti percentuali che a prima vista farebbe pensare ad un sindaco incapace di riscuotere consenso all’interno del suo entourage.
In realtà non è così. Più che flop del Sindaco il meno undici di Angelo Zubbani (mentre tutti gli altri candidati hanno preso più voti) rispetto alla percentuale ottenuta dalle liste che lo sostenevano va letta come una gravissima emergenza etica. Un gravissimo problema consistente nel fatto che in città ci sono troppe persone, con i relativi simboli di cui sono titolari, disposte a vendersi per un piatto di lenticchie. Ecco dunque che tutti, anche coloro che avevano speso gli ultimi cinque anni a parlar male del Sindaco, si sono dati da fare per salire sul carro del vincitore, sperando di sedersi a tavola o per lo meno di accucciarsi sotto di essa come cagnolini attenti alle briciole che possono cadere dal banchetto. Tutti insieme appassionatamente, dai clerico-tradizionalisti ai trotzkisti, in attesa di potersi gettare su qualche regalino pagato con i soldi dei cittadini. E se non è emergenza etica questa …
Il secondo dato è il fallimento totale del velleitarismo leghista e delle liste civiche, visto che il vero vincitore delle elezioni, il Movimento 5 Stelle, è tutto meno che una lista civica.
Nessuna di esse è riuscita è riuscita ad eleggere neppure un consigliere . La proliferazione delle liste ha naturalmente danneggiato in maniera rilevante il centro-destra, visto che tanto la Lega quanto Identità Toscana e Caccia-pesca-ambiente non sono certo movimenti di sinistra e avrebbero potuto non solo contribuire a dare una immagine diversa allo schieramento moderato ma addirittura riuscire ad eleggere un loro rappresentante in Consiglio se avessero corso a sostegno del naturale candidato del centro-destra. Diverso il discorso per Elvino Vatteroni, ma anche in questo caso è evidente che lo strumento della lista civica non paga. Visto che la storia insegna soltanto che la storia non insegna niente certamente anche tra cinque anni qualcuno ci riproverà, ma ancora una volta sbatterà la faccia contro il muro e contribuirà soltanto ad indebolire l’alternativa la regime.
Da non dimenticare poi il suicidio del PDL, che paga l’appoggio al governo Monti . La tardiva presa di posizione sulla compensazione tra debiti e crediti e quell’inqualificabile furto che è l’IMU sulla prima casa, senza contare l’inaccettabile intromissione dei vertici nazionali e regionali sulla composizione delle liste, sono state pagate davvero a caro prezzo . Occorreva intervenire prima e in modo più deciso ma …
Infine un’ultima considerazione. Il regime è riuscito a comprarsi metà dell’opposizione e a far fuori dal consiglio comunale l’altra metà. Ma non Lanmarco Laquidara. E come dice Vasco Rossi: “ Eh già. Sembrava la fine del mondo. Ma sono ancora qua.” E nessuno riuscirà a zittirmi.
Lanmarco Laquidara
nota bene .: Lanmarco Laquidara era candidato sindaco per il PDL ,ora siede in consiglio come consigliere dell'opposizione

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