Maiolica arcaica
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Con il termine
maiolica arcaica si è soliti contraddistinguere un tipo di
ceramica
rivestita da una coperta vetrificata a base stannifera sul quale sono
tracciate decori in verde-ramina e bruno di manganese, prodotta in epoca
bassomedievale nell'Italia centro-settentrionale, soprattutto nei
centri di
Pisa,
Montelupo Fiorentino,
Siena,
Orvieto,
Montalcino,
Viterbo e
Roma. Caratteristiche di questo vasellame sono, inoltre, la foggiatura al
tornio in unica soluzione, senza rifinitura finale e uno
smalto
sottile tendente al bianco vaniglia dato nelle sole parti riservate
alla decorazione soprattutto a motivi geometrici, geometrico-floreali,
e, talvolta, raffigurazioni zoo e antropomorfe o di simbologie sacre.
Boccale in
maiolica arcaica di produzione pisana
Tecnica di produzione
I vasi in maiolica arcaica si contraddistinguono per una doppia cottura in ambiente
ossidante, per favorire il colorito roseo dell'impasto. Dopo la prima cottura si ottiene il cosiddetto
biscotto
che poteva essere utilizzato anche in questa forma semplice, priva di
decorazione. Al fine di ottenere il prodotto smaltato si procedeva alla
stesura di uno strato di smalto stannifero, dal tipico colore bianco,
all'esterno del vaso (se si trattava di una forma chiusa, altrimenti
all'interno se si trattava di una forma aperta) mentre la restante
porzione del corpo veniva rivestita di una vetrina piombifera, molto
simile a quella utilizzata per la produzione di vasi di
forum ware.
Una volta seccatosi lo smalto venivano pitturate le decorazioni con il
solo utilizzo del colore verde, ottenuto con una miscela di
ossido di rame, e del colore nero/bruno, ottenuto con ossido di
manganese. Il vaso subiva poi la seconda cottura ed era poi pronto per la commercializzazione.
Le decorazioni
I vasi in maiolica arcaica rappresentano esempi unici di bellezza per
quanto riguarda le decorazioni. Esse potevano essere di vario tipo,
anche a seconda del periodo di produzione del contenitore. Durante la
prima fase di produzione (circa
1220 -
1280)
le forme aperte, che rappresentavano la percentuale maggiore,
presentavano motivi geometrici tesi per lo più a riempire l'intero
spazio a disposizione. Nel secondo periodo invece (circa
1280 -
1350)
si assiste ad un bilanciameento tra forme chiuse ed aperte e le
decorazioni si arricchiscono. Il panorama decorativo prevedeva infatti
motivi geometrici, ma anche floreali, vegetali, faunistici, mitologici o
araldici. Con la terza ed ultima fase di produzione della maiolica
arcaica (circa
1350 -
1450)
si procede invece verso un declino qualitativo dei prodotti, tanto da
arrivare alla commercializzazione di vasi solamente smaltati di bianco,
la cosiddetta
maiolica arcaica monocroma, privi quindi di ogni altro colore.
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