giovedì 10 maggio 2012

da Esa

 

Mantenere le cellule immunitarie vive e vegete
 
Andre Kuipers completing ROALD-2
André congela campioni di sangue

9 Maggio 2012
Nuovi risultati di ricerche effettuate sulla Stazione Spaziale Internazionale offrono indizi sul perché il sistema immunitario degli astronauti non funziona così bene nello spazio come a Terra. Tali scoperte potrebbero essere di beneficio per gli anziani sulla Terra.

Gli astronauti sono soggetti a diversi tipi di sollecitazioni per adattarsi alla microgravità. Per anni, gli scienziati hanno saputo che il sistema immunitario non funziona così bene nello spazio, e cercare di trovarne la ragione è una forza trainante per la ricerca spaziale. Ricercatori all'Università di Teramo, al Centro Europeo per gli Studi sul Cervello (European Centre for Brain Research) ed alla Fondazione Santa Lucia hanno scoperto che un particolare enzima, chiamato 5-LOX, diventa più attivo in assenza di gravità.  

L'enzima 5-LOX regola in parte la durata di vita delle cellule umane. La maggior parte delle cellule umane si separa e si rigenera ma il numero di volte in cui esse si riproducono è limitato.
Potrebbe un cambiamento nell'attività dell'enzima 5-LOX influire sulla salute degli astronauti nello spazio?
Per scoprirlo, i ricercatori dovevano testare la loro teoria nell'unico laboratorio che può "spegnere" la gravità: la Stazione Spaziale Internazionale.
 


ROALD blood samples

Campioni di sangue
Occhi puntati su 5-LOX

Campioni di sangue di due donatori sani sono stati inviati sull'avamposto orbitante. Un set è stato esposto per due giorni alla microgravità, mentre l'altro è stato tenuto in una piccola centrifuga per simulare la gravità terrestre. I campioni sono stati poi congelati e rinviati sulla Terra, per analizzarli. Come previsto, i campioni esposti alla microgravità hanno mostrato maggiore attività del 5-LOX rispetto ai campioni centrifugati e rispetto ad un ulteriore campione che era rimasto a terra. In effetti, i campioni centrifugati erano rimasti identici ai campioni a terra.
Il Professor Mauro Maccarrone, dell'Università di Teramo, spiega "Ora abbiamo un enzima su cui puntare che potrebbe giocare un ruolo nella causa dell'indebolimento del sistema immunitario".
 


Kubik centrifuge
Centrifuga

"L'enzima 5-LOX può essere bloccato con i farmaci esistenti, quindi utilizzare queste scoperte per migliorare la salute degli uomini potrebbe essere una realtà molto vicina". La ricerca sull'enzima 5-LOX e sui relativi composti andrà avanti. Un ulteriore esperimento è rientrato a Terra con l'equipaggio della Spedizione 30 nella capsula Soyuz, la scorsa settimana. Gli scienziati continueranno a cercare altri cambiamenti nelle cellule per comprendere appieno i meccanismi di fondo.
Limitare l'attività biologica dei segnali delle cellule come quelli controllati da 5-LOX potrebbe addirittura rallentare parte del processo di invecchiamento.
Queste scoperte vengono condivise con la comunità scientifica, specialmente con i ricercatori che studiano soggetti con limitata risposta immunitaria. Ci sono buone possibilità che gli anziani possano beneficiare da questo ramo della ricerca.
 
 

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