lunedì 15 agosto 2016

sfida ai soliti aperitivi , after house ,droghe ed altri sbali. suggerimento da amanti della storia

STORIA DELLA " SETTIMANA ENIGMISTICA" .
Nacque grazie all'amore di un nobile sardo, Giorgio Sisini, Conte di Sant'Andrea, per una giovane austriaca, nella Vienna postimperiale. Il nobiluomo, dopo averla sposata decise di portala con sé a Milano e insieme a lei tradusse la moda per i giochi linguistici e di logica, giunta da oltreoceano e assai in voga nella società viennese degli anni trenta. Da qui l'idea di fondare una rivista specifica, che si concretizzò il 28 gennaio del 1932. Ebbe inizio così la storia della Settimana Enigmistica, la «rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione» (dicitura in copertina nei numeri dispari del periodico).
Un giornale in bianco e nero di sedici pagine con parole crociate, rebus, passatempi, vignette e spazi umoristici. S'iniziava a giocare fin dalla copertina dove le caselle nere del cruciverba mostravano, nel primo numero, l'immagine dell'attrice messicana Lupe Vélez ( in immagine). Costo 50 centesimi di lire. La redazione fu organizzata presso il Palazzo Vittoria, in piazza Cinque Giornate. Alla morte di Sisini si alternarono i più valenti enigmisti italiani, come Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti, considerati gli artefici storici della Settimana Enigmistica.
Diversi i punti di forza che costruirono nel tempo un solido legame con i lettori di ogni età e di cultura medio-alta: la conservazione della storica veste grafica, ritoccata marginalmente con l'aggiunta qua e là del colore nelle immagini dal 1995, e la scelta di non accogliere pubblicità nelle sue pagine. Ed inoltre, rubriche e giochi pubblicati ognuno in una pagina fissa e con una numerazione progressiva; la personalità famosa associata al cruciverba in copertina; le risposte pubblicate nel numero successivo. Anche la cadenza settimanale restò immutata con una sola interruzione, nel luglio del 1945, dovuta alle vicende belliche.
Oltre alle tradizionali parole crociate ed ai rebus, tra i passatempi più noti ai fan di ieri e di oggi: quelli basati sullo spirito di osservazione come "Che cosa manca?" o "Aguzzate la vista"; gli spazi di notizie e curiosità di storia e attualità come "Forse non tutti sanno che…", "Spigolature"; i quiz di cultura generale "Vero o falso?" e "L'Edípeo enciclopedico".
Tra le pochissime e più recenti introduzioni, il sudoku (popolare gioco di logica, costituito da un quadrato suddiviso in nove riquadri da completare con altrettante serie di numeri da 1 a 9, incrociandole tra di loro verticalmente e orizzontalmente) comparso a partire dal 2005.
Antonio A.
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