Giorgio De Filippi
“La
sovra rappresentazione che spesso viene fatta della minaccia delle cave
per l’integrità del paesaggio trova conferma nei numeri relativi
all’estensione delle Alpi Apuane, del Parco e delle aree estrattive.
Stiamo parlando di poco più di 20 kmq di siti di cava su un totale
com-plessivo del blocco delle Apuane, nella sua accezione più estesa, di
circa 2400 kmq, meno dell’1%.
Restringendo il perimetro alle sole aree che, per morfologia, non sono diverse da quelle interne al Parco, fanno sempre 750 kmq e in questo caso l’incidenza dei bacini estrattivi non supera il 3%. Quanti insorgono innalzando la bandiera della tutela della flora e della fauna caratteristiche di queste montagne, sembrano ignari del fatto che il 70% delle Apuane sono coperte da boschi, il 10% è costituito da affioramenti rocciosi e fiumi, e un ulteriore 10% sono superfici da pascolo: lo spauracchio dell’aggressione al paesaggio sembra francamente un po’ esagerato.”
Da “Le ragioni del Marmo” a cura di Andrea Balestri
Il volume può essere scaricato gratuitamente a questo link
http://www.assindustriams.it/?p=65881
Restringendo il perimetro alle sole aree che, per morfologia, non sono diverse da quelle interne al Parco, fanno sempre 750 kmq e in questo caso l’incidenza dei bacini estrattivi non supera il 3%. Quanti insorgono innalzando la bandiera della tutela della flora e della fauna caratteristiche di queste montagne, sembrano ignari del fatto che il 70% delle Apuane sono coperte da boschi, il 10% è costituito da affioramenti rocciosi e fiumi, e un ulteriore 10% sono superfici da pascolo: lo spauracchio dell’aggressione al paesaggio sembra francamente un po’ esagerato.”
Da “Le ragioni del Marmo” a cura di Andrea Balestri
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