mercoledì 29 ottobre 2014
lunedì 27 ottobre 2014
domandine sparse
Quando un avvocato impazzisce… “perde il giudizio”?
Perché se il denaro è la causa di tutti i mali, dobbiamo lavorare?
Perché corriamo sotto la pioggia se davanti a noi ugualmente piove?
Perché
Bill Gates ha chiamato il suo sistema operativo Windows, quando poteva
chiamarlo Gates (windows = finestre, gates = porte)?
Perché
quando parlo con Dio la gente pensa che io sia un tipo spirituale, ma
quando Dio parla con me la gente pensa che io sia matto?
Perché il mondo, che è rotondo, lo chiamiamo “pianeta”? Se fosse piano lo chiameremmo “rotondeta”?
Perché se le giacche di cuoio si rovinano con la pioggia, nessuno si preoccupa delle mucche quando piove?
Perché non producono cibo per gatti al sapore di… topo?
La donna di Babbo Natale si chiama Mery Christmas?
Perché non esiste nessuna altra parola da usare al posto di “sinonimo”?
Perché chiamiamo il nostro pianeta “terra” quando è composto per tre quarti di acqua?
Perché “separati” si scrive tutto insieme e “tutti insieme” si scrive separato?
sabato 25 ottobre 2014
venerdì 24 ottobre 2014
giovedì 23 ottobre 2014
mercoledì 22 ottobre 2014
martedì 21 ottobre 2014
di Ndjock Ngana-vivereuna sola vita (dedicata agli italiani)
VIVERE UNA SOLA VITA
Ndjock Ngana
Vivere una sola vita
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
lunedì 20 ottobre 2014
spaghetti con zucchine al profumo di mare (dosi per 4 persone)
zucchine novelle 500 g
pasta alla chitarra 320 g
1 limone non trattato
aglio, 1 spicchio
parmigiano reggiano
prezzemolo fresco
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Preparazione:
Sciacquate le zucchine, asciugatele e poi tagliatele prima nel senso della lunghezza e poi a julienne. In una padella scaldate un paio di cucchiai di olio, fatevi rosolare l’aglio e toglietelo, quindi unite i bastoncini di zucchine e fatele saltare per circa 2 minuti a fuoco alto.
Toglietele dal fuoco mettetele in una terrina e bagnatele con il succo del limone spremuto. Aggiungete anche del prezzemolo tritato, poi salate, pepate e fate insaporire per una mezz’oretta.
Intanto mettete a bollire abbondante acqua salata e cuocetevi la pasta, scolandola al dente. Conditela con le zucchine, mescolando bene. Una volta distrubuita la pasta nei piatti completate con del parmigiano e poca scorza di limone grattugiata.
Invece che il parmigiano potete aggiungere del formaggio caprino, per dare maggiore freschezza.
pasta alla chitarra 320 g
1 limone non trattato
aglio, 1 spicchio
parmigiano reggiano
prezzemolo fresco
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Preparazione:
Sciacquate le zucchine, asciugatele e poi tagliatele prima nel senso della lunghezza e poi a julienne. In una padella scaldate un paio di cucchiai di olio, fatevi rosolare l’aglio e toglietelo, quindi unite i bastoncini di zucchine e fatele saltare per circa 2 minuti a fuoco alto.
Toglietele dal fuoco mettetele in una terrina e bagnatele con il succo del limone spremuto. Aggiungete anche del prezzemolo tritato, poi salate, pepate e fate insaporire per una mezz’oretta.
Intanto mettete a bollire abbondante acqua salata e cuocetevi la pasta, scolandola al dente. Conditela con le zucchine, mescolando bene. Una volta distrubuita la pasta nei piatti completate con del parmigiano e poca scorza di limone grattugiata.
Invece che il parmigiano potete aggiungere del formaggio caprino, per dare maggiore freschezza.
domenica 19 ottobre 2014
sabato 18 ottobre 2014
venerdì 17 ottobre 2014
informazioni storiche su piazza duomo a carrara
Cuore della città, la piazza è dominata dal duomo di Sant'Andrea, costruito fra XI e XIV secolo, completamente in marmo.Le
diverse fasi costruttive si rispecchiano nella netta divisione fra la
parte inferiore, romanica, a fasce bianche e nere, caratterizzata dal
grande rosone e da colonnine sormontate da teste scolpite.
A questa seconda fase appartiene il portale laterale di San Giovanni, così chiamato perché in antico fungeva da accesso per i fanciulli che dovevano essere battezzati.
Al centro della Piazza si trova la fontana detta del Gigante, realizzata nel 1563 utilizzando la statua del Nettuno scolpita per la Repubblica genovese da Bacco Bandinelli, una volta ottenuto il pagamento la lasciò incompiuta e fuggi da Carrara per evitare l' arresto.
A fianco del Gigante è la casa Pelliccia, dove veniva ospitato Michelangelo quando soggiornava in città per scegliere il marmo destinato alle sue opere.
La piazza è ricca di tracce che raccontano particolari della vita cittadina: fra gli archi dell' edificio posto di fronte al Gigante, sede medioevale del Comune, emerge l'immagine a bassorilievo del pudore, una figuretta nuda nell'atto di coprirsi il pube, che tradizionalmente indicava il luogo dove venivano esposte pubblicamente le donne adultere.
Da un' altra tradizione deriva l'espressione"essere appesi al gancio del Negroni, ovvero l'essere oggetto di schermo, che prende origine da un gancio tuttora visibile all'angolo della piazza con via Santa Maria, a cui un tempo si affiggevano le sentenze di condanna.
Un'iscrizione sull'edificio all'angolo con via Ghibellina reca invece precisa memoria del passaggio in città, il 12 maggio 1536, dell'imperatore Carlo V, reduce con le sue truppe da una campagna militare a Tunisi contro il pirata Khayr al- Din.
A questa seconda fase appartiene il portale laterale di San Giovanni, così chiamato perché in antico fungeva da accesso per i fanciulli che dovevano essere battezzati.
Al centro della Piazza si trova la fontana detta del Gigante, realizzata nel 1563 utilizzando la statua del Nettuno scolpita per la Repubblica genovese da Bacco Bandinelli, una volta ottenuto il pagamento la lasciò incompiuta e fuggi da Carrara per evitare l' arresto.
A fianco del Gigante è la casa Pelliccia, dove veniva ospitato Michelangelo quando soggiornava in città per scegliere il marmo destinato alle sue opere.
La piazza è ricca di tracce che raccontano particolari della vita cittadina: fra gli archi dell' edificio posto di fronte al Gigante, sede medioevale del Comune, emerge l'immagine a bassorilievo del pudore, una figuretta nuda nell'atto di coprirsi il pube, che tradizionalmente indicava il luogo dove venivano esposte pubblicamente le donne adultere.
Da un' altra tradizione deriva l'espressione"essere appesi al gancio del Negroni, ovvero l'essere oggetto di schermo, che prende origine da un gancio tuttora visibile all'angolo della piazza con via Santa Maria, a cui un tempo si affiggevano le sentenze di condanna.
Un'iscrizione sull'edificio all'angolo con via Ghibellina reca invece precisa memoria del passaggio in città, il 12 maggio 1536, dell'imperatore Carlo V, reduce con le sue truppe da una campagna militare a Tunisi contro il pirata Khayr al-
giovedì 16 ottobre 2014
mercoledì 15 ottobre 2014
martedì 14 ottobre 2014
da butta la pasta.it
Ricette verdure: patate ripiene al tonno
Le patate ripiene di tonno: un secondo piatto
assolutamente estivo, che si può preparare in anticipo, e possono
realizzare anche quelli poco esperti in cucina. La particolarità di
questa ricetta è che le patate vengono cotte due volte, in modo che non avrete il problema del ripieno quasi bruciato e l’esterno ancora abbastanza duro! Quindi scegliete se metterle al microonde
oppure cuocerle in forno. Il ripieno è fatto di tonno, maionese e pepe.
Scegliete le patate biologiche e lasciatele con la buccia: è una ricca
fonte di Vitamina C.
Ingredienti per le patate ripiene al tonno (dosi per 4 persone):- 4 patate arrostite
- 2 scatolette di tonno all’olio di oliva
- maionese
- pepe nero
- 1 uovo grandePreparazione:
2. Portate il forno a 200°, intanto nella ciotola con la polpa di patate mettete il tonno, un cucchiaio abbondante di maionese, condite con abbondante pepe nero e mescolate. Unite anche l’uovo leggermente sbattuto e mescolate ancora.
3. Mettete le patate in un vassoio coperto di carta da forno, riempite le patate con il mix di tonno e mettete in forno fino a che la parte superiore non sarà dorata.
acciughe fritte per aperitivo
pulire ,salare e friggere acciughe , dopo di che dividerle in piccoli cestini su carta gialla ed abbinarle come stuzzichini ad vini bianchi o a rossi particolarmente corposi. per serate degustative particolari .Abbinandole a vini particolari e o aperitivo gustosi possono essere un ottimo aperitivo pesce per serate speciali. Un particolra ulteriore di classe ,accompagnarli con pane abbrustolito con su un filo d'olio d'oliva extravergine (preferibilmante toscano o ligure)
domenica 12 ottobre 2014
spaccato di via carriona(foto) a carrara. Leggete la leggenda collegata a questo pezzo di via
sullo sfondo statua del cavaliere romano, al quale secondo la leggenda Roma deve la sua salvezza.
Infatti si narra che I romani offesero gli dei ,i quali ne decretarono la distruzione attraverso l'inghiottimento della città in un grande buco nero. Si sarebbe salvata solo se un cavakiere su un cavallo con otto zampe si fosse sacrificato getandosi nel vortice. La notizia si sparse velocemente mentre il buco si allargava inghiottendo tutti quello che c'era in torno. Quando La notizia raggiunse carrara ( allora era limitata alla zona di vezzala e pochi altri casolari intorno) Un giovane cavaliere (il nome è incerto tra Marco o lucio)decise che quel cavaliere doveva essere lui, Sellato il miglior cavallo parti alla massima velocità verso Roma .Mentre correva verso Roma ,pregava di riuscire ad arrivare in tempo, la lupa simbolo di Roma volle aiutarlo ,facendo in modo che il cavallo andasse talmente veloce da dare la senzazione che avesse otto zampe.
Il cavaliere , senza fermarsi, insieme al cavallo ando direttamente sull'orlo dell'immenso buco e vi si gettò dentro.,appena inghiottito il vortice si richise ed Roma fu salva. Stretta è la foglia ,larga la via dite la vosrta che io ho detto la mia
Infatti si narra che I romani offesero gli dei ,i quali ne decretarono la distruzione attraverso l'inghiottimento della città in un grande buco nero. Si sarebbe salvata solo se un cavakiere su un cavallo con otto zampe si fosse sacrificato getandosi nel vortice. La notizia si sparse velocemente mentre il buco si allargava inghiottendo tutti quello che c'era in torno. Quando La notizia raggiunse carrara ( allora era limitata alla zona di vezzala e pochi altri casolari intorno) Un giovane cavaliere (il nome è incerto tra Marco o lucio)decise che quel cavaliere doveva essere lui, Sellato il miglior cavallo parti alla massima velocità verso Roma .Mentre correva verso Roma ,pregava di riuscire ad arrivare in tempo, la lupa simbolo di Roma volle aiutarlo ,facendo in modo che il cavallo andasse talmente veloce da dare la senzazione che avesse otto zampe.
Il cavaliere , senza fermarsi, insieme al cavallo ando direttamente sull'orlo dell'immenso buco e vi si gettò dentro.,appena inghiottito il vortice si richise ed Roma fu salva. Stretta è la foglia ,larga la via dite la vosrta che io ho detto la mia
sabato 11 ottobre 2014
giovedì 9 ottobre 2014
martedì 7 ottobre 2014
domenica 5 ottobre 2014
sabato 4 ottobre 2014
giovedì 2 ottobre 2014
mercoledì 1 ottobre 2014
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