Collocata nel cuore di Milano, la Pinacoteca di Brera è uno dei musei più importanti d’Italia. Al suo interno si possono ammirare capolavori d’arte antica e moderna provenienti da tutte le regioni italiane. In più, due sale ospitano importanti opere del Novecento.
Il motto più giusto per approcciarsi alla Pinacoteca di Brera è sicuramente: una volta non basta. Le opere della collezione del museo milanese sono molte e importanti. E’ naturale quindi che richiedano più di una visita per poterne godere al meglio.
Sala dopo sala si è sopraffatti dalla quantità di capolavori – spesso di grandi dimensioni – che si offrono ai nostri occhi. Quindi il consiglio è quello di concentrarsi ogni volta su un tema, una sala o una corrente in particolare. Altrimenti con una sola visita il rischio è quello di uscirne storditi.
La particolarità. La Pinacoteca di Brera si differenzia dalla maggior parte dei grandi musei italiani perché non nasce dal collezionismo privato di principi e aristocrazia, ma è frutto del collezionismo politico e di Stato.
Cosa vuol dire? Significa che in età Napoleonica nelle sale di Brera hanno trovato casa opere di tutto il territorio del Regno Italico, frutto di conquiste, requisizioni, acquisizioni e donazioni.
Le opere simbolo. Come accade a tutti i musei, anche l’immagine della Pinacoteca di Brera è associata ad alcuni capolavori in particolare. L’istituzione milanese ospita infatti il Cristo morto di Andrea Mantegna e la Pietà di Giovanni Bellini, opere dei cognati più famosi della storia dell’arte. I due dipinti sono protagonisti di un recente allestimento, pensato e realizzato dal grande regista Ermanno Olmi. L’obiettivo: valorizzare al meglio due capolavori già circondati da tanta bellezza.
Il museo è anche la casa della celebre Pala Montefeltro (o Pala di Brera), di Piero della Francesca, dello Sposalizio della Vergine, di Raffaello, e della Cena in Emmaus di Caravaggio. Senza dimenticare, ovviamente, che è qui che risiede il Bacio di Francesco Hayez.
I gioielli da scoprire. Oltre ai capolavori-simbolo, la collezione della Pinacoteca di Brera raccoglie numerosi dipinti di inestimabile qualità. Abbiamo creato una playlist, scegliendo un’opera per ogni secolo.
Trecento – Ambriogio Lorenzetti, Madonna col Bambino (1320-30)
Quattrocento – Ercole de’ Roberti, Pala di Santa Maria in Porto (1479-1481)
Cinquecento – Tintoretto, Ritrovamento del corpo di San Paolo (1562-1566)
Seicento – Jusepe de Ribera, San Gerolamo in meditazione (1634)
Settecento – Francesco Guardi, Veduta del Canal Grande verso Rialto (1765)
Ottocento – Giovanni Segantini, Pascoli di Primavera (1896)
Novecento – Umberto Boccioni, Rissa in galleria (1910)
Ma questa è solo la nostra selezione, ognuno può stilare la propria playlist artistica. E quest’ultima può cambiare in qualsiasi momento, perché molto dipende dall’umore, lo stato d’animo e la sensibilità con cui vi ponete di volta in volta davanti a un’opera d’arte.
di Simone Pazzano Pinacoteca di Brera
via Brera, 28 – Milano
tel. 02 722 63 264 – 229
fax: 02 720 011 40
e-mail: sbsae-mi.brera@beniculturali.it
web: www.brera.beniculturali.it
Orari:
8.30-19.15 dal martedì alla domenica (la biglietteria chiude alle 18.40)
Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Biglietto:
€ 10,00 Intero
€ 7,00 Ridotto
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