mercoledì 6 gennaio 2016

un giorno in pinacoteca .da trippinart

Collocata nel cuore di Milano, la Pinacoteca di Brera è uno dei musei più importanti d’Italia. Al suo interno si possono ammirare capolavori d’arte antica e moderna provenienti da tutte le regioni italiane. In più, due sale ospitano importanti opere del Novecento.


Pinacoteca di Brera
Pinacoteca di Brera
Il motto più giusto per approcciarsi alla Pinacoteca di Brera è sicuramente: una volta non basta. Le opere della collezione del museo milanese sono molte e importanti. E’ naturale quindi che richiedano più di una visita per poterne godere al meglio.
Sala dopo sala si è sopraffatti dalla quantità di capolavori – spesso di grandi dimensioni – che si offrono ai nostri occhi. Quindi il consiglio è quello di concentrarsi ogni volta su un tema, una sala o una corrente in particolare. Altrimenti con una sola visita il rischio è quello di uscirne storditi.
La particolarità. La Pinacoteca di Brera si differenzia dalla maggior parte dei grandi musei italiani perché non nasce dal collezionismo privato di principi e aristocrazia, ma è frutto del collezionismo politico e di Stato.
Cosa vuol dire? Significa che in età Napoleonica nelle sale di Brera hanno trovato casa opere di tutto il territorio del Regno Italico, frutto di conquiste, requisizioni, acquisizioni e donazioni.
Giovanni Bellini - Pietà (1465)
Giovanni Bellini – Pietà (1465)
Le opere simbolo.  Come accade a tutti i musei, anche l’immagine della Pinacoteca di Brera è associata ad alcuni capolavori in particolare. L’istituzione milanese ospita infatti il Cristo morto di Andrea Mantegna e la Pietà di Giovanni Bellini, opere dei cognati più famosi della storia dell’arte. I due dipinti sono protagonisti di un recente allestimento, pensato e realizzato dal grande regista Ermanno Olmi. L’obiettivo: valorizzare al meglio due capolavori già circondati da tanta bellezza.
Il museo è anche la casa della celebre Pala Montefeltro (o Pala di Brera), di Piero della Francesca, dello Sposalizio della Vergine, di Raffaello, e della Cena in Emmaus di Caravaggio. Senza dimenticare, ovviamente, che è qui che risiede il Bacio di Francesco Hayez.
I gioielli da scoprire. Oltre ai capolavori-simbolo, la collezione della Pinacoteca di Brera raccoglie numerosi dipinti di inestimabile qualità. Abbiamo creato una playlist, scegliendo un’opera per ogni secolo.
Trecento – Ambriogio Lorenzetti, Madonna col Bambino (1320-30)
Quattrocento – Ercole de’ Roberti, Pala di Santa Maria in Porto (1479-1481)
Cinquecento – Tintoretto, Ritrovamento del corpo di San Paolo (1562-1566)
Seicento – Jusepe de Ribera, San Gerolamo in meditazione (1634)
Settecento – Francesco Guardi, Veduta del Canal Grande verso Rialto (1765)
Ottocento – Giovanni Segantini, Pascoli di Primavera (1896)
Novecento – Umberto Boccioni, Rissa in galleria (1910)
Ma questa è solo la nostra selezione, ognuno può stilare la propria playlist artistica. E quest’ultima può cambiare in qualsiasi momento, perché molto dipende dall’umore, lo stato d’animo e la sensibilità con cui vi ponete di volta in volta davanti a un’opera d’arte.
di Simone Pazzano
Boccioni - Rissa in Galleria
Umberto Boccioni – Rissa in Galleria
Pinacoteca di Brera
via Brera, 28 – Milano
tel. 02 722 63 264 – 229
fax: 02 720 011 40
e-mail: sbsae-mi.brera@beniculturali.it
web: www.brera.beniculturali.it
Orari:
8.30-19.15 dal martedì alla domenica (la biglietteria chiude alle 18.40)
Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Biglietto:
€ 10,00 Intero
€ 7,00 Ridotto

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