Ignorato il Decreto del Consiglio di Stato: continuano i trasporti a Zeri
Siamo in pieno delirio di onnipotenza eolica
Ieri e oggi sono continuati i lavori per costruire il più in fretta possibile l’impianto eolico di Zeri per riuscire a intascare i certificati verdi prima del loro termine ultimo, nonostante il Decreto di ieri l’altro emanato con urgenza dal Consiglio di Stato per fermare lo scempio.Non esistono ormai più regole per coloro che, come la ditta FERA, intendevano presentarsi come i salvatori del Pianeta Terra dalle emissioni inquinanti grazie ai loro mulini a vento colossali sul martoriato monte Colombo.
Si procede dunque, nonostante il Decreto, attuando lavori non autorizzati persino all’interno di proprietà private. Chi non era presente troverà, al ritorno alla sua proprietà, molte sorprese, come mostra il video di mercoledì di RTA News. E sono molti in queste condizioni, non solo la Signora che sta a New York. Ma si sa: questo è il progresso…
Non esistono ormai più regole per coloro che, come la ditta FERA, intendevano presentarsi come i salvatori del Pianeta Terra dalle emissioni inquinanti grazie ai loro mulini a vento colossali sul martoriato monte Colombo e su tutte le montagne dell’Appennino.
Ma questa turpe vicenda di Zeri (MS) – Albareto (PR), se ce ne fosse stato ancora bisogno, smaschera definitivamente i loro veri intenti.
La verità sull’esplosivo boom dell’eolico industriale in Italia, sebbene troppo in ritardo, sta emergendo e diventa, ogni giorno che passa con notizie di continui scandali ed atti di prevaricazione, finalmente palese a tutti: causa del disastro non è l’ecologia ma la caccia senza quartiere e senza regole agli incentivi (anche se ormai si possono definire puri e semplici sussidi alla lobby) spropositati.
In attesa delle foto dei nuovi trasporti, ecco l’articolo di oggi del Mattino di Parma che riporta la notizia del mancato rispetto del Decreto del Consiglio di Stato e il video di RTA News
in cui si riporta che la ditta FERA, per fare in fretta, ha lavorato anche di notte con ausilio di fotocellule.
Le anime belle ancora non commentano: loro non hanno certo fretta di giustificare la propria approvazione a questo disastro insensato. Speriamo che qualche Magistrato le solleciti a farlo: siamo curiosi di conoscere la verità su alcuni inspiegabili comportamenti di una serie di Amministratori pubblici tosco-emiliani che non sia la solita litania dell’eolico salvifico.
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