LaStoria
Nascosto nel cuore di
Firenze si trova il Giardino Torrigiani che con i suoi quasi sette
ettari è il più grande giardino privato d’Europa all’interno della
cerchia delle mura di una città.
Già famoso nel
Cinquecento come orto botanico, il giardino Torrigiani conosce una sua
seconda rinascita agli inizi dell’Ottocento, quando il marchese Pietro
Torrigiani lo ingrandisce acquisendo tutti i terreni circostanti e lo
trasforma in un parco romantico all’inglese seguendo il gusto
dell’epoca. L’incarico di progettare l’imponente giardino, che
all’epoca si estendeva su di una superficie di dieci ettari, viene
affidato all’architetto Luigi de Cambray Digny, già noto per la
ristrutturazione degli Orti Oricellari. Con la sua opera il Digny riesce
a combinare gli elementi naturali con quelli artificiali del giardino,
rispettandone così la vocazione paesaggistica, ma inserendovi al
contempo un itinerario di simbologie legate alla massoneria a cui, sia
lui che il marchese, erano affiliati. Dopo il Digny, viene chiamato a
dirigere i lavori del giardino l’architetto ed ingegnere Gaetano
Baccani, già apprezzato per aver progettato il campanile di Santa Croce.
Al Baccani si deve la realizzazione del famoso “torrino” in stile
neogotico e allusivo allo stemma di famiglia. Alta circa ventidue metri,
la torre conservava al suo interno una raccolta di strumenti
astronomici, una biblioteca e sulla sommità una terrazza scoperta per
l’osservazione del cielo. Per collegare i vari piani della torre, oltre
ad una scala elicoidale in pietra, era stata realizzata una sedia
meccanica che, attivata da particolari marchingegni, permetteva una sua
rapida ascensione fino alla sommità. Il torrino è posizionato su una
collina artificiale a ridosso del bastione di difesa fatto erigere da
Cosimo I dei Medici nel 1544 contro Siena.
Tranne il bastione
mediceo, preesistente, tutte le restanti opere contribuiscono a
condurre il visitatore attraverso un complesso itinerario
romantico-sentimentale. Anche gli elementi naturali sono stati pensati
per seguire questo andamento emotivo, dal cupo “bosco sacro” che cela
al suo interno il Sepolcreto, simbolo della fugacità della vita
terrena, agli ampi spazi aperti che circondano il Tempietto
dell’Arcadia, simbolo di un’ideale di vita pastorale.
Tra vialetti, piccole
colline e prati, dove nell'Ottocento era possibile imbattersi in
animali selvatici, come cervi e caprioli, troviamo altre strutture
architettoniche originali di grande interesse, fra le quali il
Romitorio, il Gymnasium, l’Uccelliera e il letto del torrente Ladone
con il romantico ponte.
Tra le sculture ancora
oggi presenti nel giardino troviamo la statua di Osiride che tiene le
tavole sulle quali sono elencate le regole di comportamento da tenere
durante la visita del parco; l'opera barocca del Baratta raffigurante
Atteone che fugge dopo aver visto Diana in volto, il gruppo marmoreo di
“greco scalpello” raffigurante un toro abbattuto da un leone, le
statue di Giano ed Esculapio, il gruppo classicheggiante di Pio Fedi
rappresentante il giovane Pietro Torrigiani con Seneca, e la colonna
marmorea dedicata al grande botanico e micologo Pier Antonio Micheli,
che in questo giardino lavorò assiduamente, e con altri valenti
naturalisti, fondò nel 1716 la Società Botanica Italiana.
Oltre all’importanza
architettonica questo giardino è infatti rinomato anche come orto
botanico, straordinariamente ricco di specie arboree e piante
provenienti da diverse parti del mondo, come testimoniato dalla presenza
di vecchie e nuove serre, limonaie e tepidari dove oggi vengono tenuti
corsi di giardinaggio, di orticoltura e di pittura botanica.
Passeggiando all'ombra di molte piante secolari, si incontrano tra gli altri, cedri nelle tre varietà Cedrus libani, atlantica e deodara, il grande e raro Fagus tricolor, esemplari ragguardevoli di Sequoia sempervirens, Ginkgo biloba, Pinus excelsa, Pinus strobus, un’imponente Quercus robur, un' Olea fragrans, numerosi Platani di eccezionali dimensioni, altissimi Cipressi e boschi di Lecci.
Grande è oggi la cura e
l’impegno delle famiglie Torrigiani Malaspina e Torrigiani di Santa
Cristina per la manutenzione dell’eccezionale patrimonio storico,
artistico e botanico che è il Giardino Torrigiani.
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mercoledì 22 aprile 2015
giardini torreggiani-firenze-www.giardiniotorreggiani.it
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