Storione cobice
Storione cobice (Acipenser naccari, Bonaparte,1836)
Classe: OSTEICHTHYES
Ordine: ACIPENSERIFORMES
Famiglia: ACIPENSERIDAE
Inglese: Sturgeon
Francese: Esturgeon
Tedesco: Stor
Sistematica ed identificazione
È una specie di grande taglia, raggiungendo generalmente 1,5 metri di lunghezza e i 30 Kg di peso, anche se, comunque, è molto inferiore agli altri storioni come Acipenser sturio o Huso huso.È caratterizzato da un corpo slanciato con presenza di 5 serie longitudinali di ossa cutanee a forma di scudo; il capo presenta muso relativamente corto, largo ed arrotondato all’apice, bocca ampia in posizione ventrale con labbro posteriore sottile e nettamente inciso e 4 barbigli inseriti tra la punta del muso e la bocca, ma più vicini al muso. Ha pinna caudale eterocerca, con lobo superiore allungato ed appuntito. Il colore del dorso è grigio bruno con sfumature verdastre o giallastre; sui fianchi schiarisce gradualmente e diviene biancastro sul ventre.
Habitat, ecologia e biologia
Lo Storione cobice è una specie migratrice anadroma, che pertanto si riproduce nelle acque interne. La biologia riproduttiva della specie è quasi sconosciuta: gli adulti vivono in prossimità delle foci di fiumi, prevalentemente su fondali sabbiosi e fangosi, mentre nelle acque dolci gli adulti sono rinvenibili nei tratti più profondi e a lenta corrente con buona portata, su fondali di sabbia o fango. Raggiunta la maturità sessuale, che per le femmine corrisponde al raggiungimento di circa 1 metr di lunghezza, avviene la risalita dei corsi d’acqua fino alle aree riproduttive. Le femmine depongono centinaia di migliaia di uova, subito fecondate dai maschi. L’accrescimento è rapido e dopo 1-2 anni i giovani misurano 27-55 cm, dopo 5 anni fino a circa 140 cm. I giovani nelle acque dolci si alimentano di macroinvertebrati bentonici, mentre gli adulti in acque marine si nutrono anche di piccoli pesci.Fattori di minaccia
Lo Storione cobice è una specie a rischio di estinzione: negli ultimi decenni varie popolazioni sono scomparse e tutte le altre sono in forte contrazione demografica. Le minacce principali sono rappresentate dalla costruzione di dighe, che impediscono il raggiungimento delle aree di frega, la pesca condotta con metodi non selettivi e l’inquinamento, oltre alla competizione con specie alloctone come il Siluro.Inserito nell’elenco delle specie da tutelare ai sensi della Direttiva Habitat, ritenuto in pericolo di estinzione critico (CR critically endangered) dalla classificazione IUCN.
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