lunedì 20 aprile 2015

pisa -orto botanico università di pisa informazioni

Struttura e organizzazione

L’Orto botanico, che si estende su una superficie di circa tre ettari, attualmente è suddiviso in quattro settori:
- la Scuola botanica, che ospita le collezioni sistematiche e diversi alberi monumentali;
- l’Orto del Mirto dove sono coltivate le piante officinali;
- il Piazzale dedicato a Giovanni Arcangeli (praefectus dal 1881 al 1915), dove crescono due imponenti esemplari di palma del Cile (Jubaea chilensis) e dove sorge il fabbricato che ospita l’Erbario ed alcuni laboratori del dipartimento di Biologia.
- l’arboreto.


Le principali collezioni

Particolare di una tavola di erbario
Particolare di una tavola di erbario
Arboreto – destinazione d’uso: didattica, divulgazione Nella parte dell’Orto Botanico situata a nord, si estende l’arboreto, dove sono coltivati alberi, principalmente appartenenti al gruppo delle conifere e delle amentifere. Sono disposti in parcelle di forma irregolare, attraversate da sentieri, secondo lo schema d’impianto proposto nel XIX secolo dai prefetti Gaetano Savi e Teodoro Caruel. Anche in altri settori si trovano alberi di grande rilevanza storica, come nell’Orto del Cedro, dove vivono i due esemplari più vecchi dell’Orto: una Magnolia grandiflora L. ed un Ginkgo biloba L., piantati nel 1787 dal prefetto Giorgio Santi.

Collezione sistematica – destinazione d’uso: didattica, divulgazione Questa collezione consiste in una raccolta di piante raggruppate per famiglie nelle aiuole della “Scuola Botanica”, secondo un criterio didattico-sistematico. L’impianto fu ideato e realizzato, nella seconda metà dell’Ottocento, dal botanico Teodoro Caruel. Questo settore è stato recentemente recuperato ed in parte restaurato per un totale di 50, dove sono state raccolte oltre 550 specie appartenenti a 39 famiglie. Questo tipo di disposizione consente di apprezzare le affinità esistenti tra i vari gruppi vegetali, mediante l’osservazione diretta e l’immediato confronto delle strutture fiorali, del tipo di accrescimento e di altri aspetti morfologici.
Flora officinale – destinazione d’uso: ricerca, didattica e divulgazione Anche l’Orto botanico di Pisa, come quelli di Padova e di Firenze, è nato come “Giardino dei Semplici”. Attualmente, nel settore detto “Orto del Mirto” per la presenza di un vetusto esemplare di Myrtus communis L. subsp. tarentina (L.) Arcangeli, vengono coltivate circa 140 specie di piante officinali, alcune utilizzate anche dalla farmacopea ufficiale italiana come il ricino (Ricinus communis L.), la digitale (Digitalis purpurea L.), ecc.

Victoria cruziana, mantenuta nella Serra delle piante acquatiche tropicali dove si riproduce spontaneamente
Piante acquatiche – destinazione d’uso: didattica, divulgazione, conservazione Si tratta di una collezione di specie prevalentemente autoctone, adattate alla vita negli ambienti ricchi di acqua che un tempo caratterizzavano ampiamente il territorio toscano. Alcune di queste, come la farferugine di palude (Caltha palustris L.) non esistono più negli ambienti naturali. Altre sono fortemente minacciate e rischiano di scomparire a causa dell’inquinamento delle acque e delle ripetute bonifiche idrauliche, come l’ibisco palustre (Hibiscus palustris L.) ed il nannufero (Nuphar lutea (L.) S. et S.). Inoltre, vengono coltivate anche svariate piante acquatiche esotiche come Victoria regia Lindley.
Geofite mediterranee – destinazione d’uso: ricerca Si tratta di una collezione che raccoglie specie erbacee afferenti prevalentemente ai generi Gagea, Tulipa, Muscari, ecc., raccolte in diverse località della penisola e che costituiscono oggetto di studi citotassonomici e geobotanici da parte di un gruppo di ricerca.
Succulente – destinazione d’uso: didattica Un’intera serra dell’Orto Botanico ospita sia piante a succulenza caulinare appartenenti alle famiglie Cactaceae ed Euphorbiaceae, sia esemplari a succulenza fogliare dei generi Aloe ed Agave e della famiglia delle Crassulaceae. La disposizione delle specie segue due criteri: uno sistematico ed uno geografico. Nel primo caso gli esemplari sono coltivati in vaso e disposti ordinatamente su appositi bancali in muratura; nel secondo caso le piante sono state messe a dimora in piena terra in aiuole appositamente allestite.

Attività e progetti

Fin dalla sua origine l’Orto ha svolto un’importante funzione nelle attività didattiche universitarie. Oggi l’Orto è fonte di materiale per vari corsi di Botanica, afferenti a quattro facoltà universitarie, che prevedono esercitazioni o dimostrazioni basate sull’impiego di materiale vegetale fresco, preparato dal personale dell’Orto, sia utilizzando le piante in collezione, sia raccogliendo i campioni vegetali in campagna.
L’attività didattica, tuttavia non si limita ai soli corsi universitari: sono migliaia gli scolari e gli studenti, provenienti da scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale, che effettuano ogni anno la visita guidata all’Orto Botanico.
Alcune scolaresche cittadine seguono uno specifico programma, concordato con gli insegnanti, sull’evoluzione del regno vegetale, sugli alberi monumentali, ecc., articolati in lezioni teorico-pratiche con impiego di piante fresche (realizzate a scuola dagli insegnanti o nell’aula didattica dell’Orto dal personale dell’Orto e del Museo botanico) ed in visite guidate, su percorsi appositamente tracciati nell’Orto. Nel corso del 2009 sono stati accompagnati in visita guidata, su itinerari prestabiliti o comunque concordati con gli insegnanti, circa 2.500 alunni appartenenti a 76 classi di ogni ordine e grado e 17 gruppi organizzati di adulti.
Non mancano infine proposte educative per il pubblico generico, che può accedere all’Orto durante tutto l’anno. Le attività in questo settore hanno inoltre subito un notevolissimo impulso in seguito all’adesione dell’Orto Pisano alle settimane nazionali della cultura scientifica, promosse dal MURST ogni anno a partire dal 1991. Sono state organizzate manifestazioni con specifiche iniziative, concretizzate nell’allestimento di mostre tematiche, nella produzione di guide, audiovisivi e sussidi didattici su elaboratore elettronico. Tramite questionari sono stati rilevati il gradimento del pubblico nei confronti di queste iniziative e i desiderata per i programmi futuri.
Le collezioni dell’Orto sono anche un supporto ai vari programmi di ricerca attivi presso i diversi settori del Dipartimento. Essi sono indirizzati su aspetti biologici, genetici e naturalistici della ricerca, e anche su settori più strettamente applicativi quali quello farmaceutico, veterinario ed agrario. Nell’Orto vengono coltivate piante in pericolo di scomparsa in Italia e nel mondo. Di queste piante sono raccolti i semi che, dopo un’accurata preparazione, sono conservati nella “banca” dell’Orto, in collaborazione con le principali “banche semi” europee. Le collezioni di semi consentono di conservare anche le piante che non potranno sopravvivere negli ambienti naturali sottoposti a eccessiva pressione antropica.

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