giovedì 18 luglio 2013

raccolto link da raffaella ratti

Raffaella Ratti
Condivido l'invito a partecipare
ACQUA BENE COMUNE
Giovedì 18 Luglio ore 21,00
Sala di Rappresentanza del Comune di Carrara.

In questo ultimo periodo GAIA ha interrotto completamente la fornitura di acqua a decine di famiglie che non sono state più in grado di poter pagare la bolletta.
A parte i casi più vili ed eclatanti come mamme con neonati, disabili e malati gravi, privati dell'acqua da un giorno all’altro, senza preavviso; queste azioni di prepotenza e di assoluto disprezzo della vita umana mettono in discussione, in modo gravissimo e pericoloso, ciò che è un diritto di tutti i cittadini, anche di quelli che oggi possono ancora pagare le bollette e che l’acqua possono ancora permettersela.
Con questi distacchi si cerca di “legalizzare” la privazione del diritto all’acqua, snaturare l’essenza di un bene comune fondamentale che con queste azioni vili diventa una merce vera e propria: se paghi hai l’acqua, se non paghi no!
Questa logica è inaccettabile e deve essere stroncata sul nascere!
La Carta del Servizio Idrico Integrato approvata dall'Autorità d'Ambito dell' A.T.O. e adottata dai gestori prevede la sospensione della fornitura dell'acqua in caso di morosità. Questa disposizione è apertamente in contrasto con le basilari norme di igiene e salute pubblica e con lo stesso orientamento della giurisprudenza alla quale i sindaci e le istituzioni dovrebbero attenersi, che ha giudicato vessatorio il distacco della fornitura senza preventiva disamina delle situazioni specifiche e tutela delle fasce deboli (Tribunale di Latina sentenza del 13/07/2006).

La necessità di un quantitativo minimo d'acqua comunque riconosciuto anche a chi non può pagarla è sostenuto anche dalla risoluzione dell'ONU per il diritto all'acqua del 28/07/2010 e da numerose sentenze, quali quella del Tribunale di Castrovillari (sentenza n.5811 del 30/11/2012), secondo cui la morosità dell'utente non è ragione sufficiente a giustificare la sospensione della fornitura di acqua, in quanto in contrasto con l'articolo 2 della Costituzione.
Un ulteriore aspetto da considerare è che il gestore è già abbondantemente tutelato dalla morosità, sia dalla sua posizione di forza nei riguardi dell'utente, sia dalla (ingiusta) remunerazione del fattore di rischio.
L'acqua rappresenta un “diritto inviolabile” (art. 2 della Costituzione) e la sospensione dell'erogazione, anche se prevista dalla Carta dei Servizi, è incostituzionale.
Se l'acqua è un diritto, la diretta conseguenza è che è un diritto ricevere l’erogazione necessaria a soddisfare le più elementari esigenze di vita.
La sospensione della fornitura idrica non può essere ricondotta ad una pura questione di legittimità. La sospensione dell'erogazione, oltre che negare un diritto inviolabile, implica infatti anche questioni in materia di sanità e igiene pubblica che nell’ambito della crisi economica attuale vanno ad aggravare una situazione già sull’orlo del collasso.
Per rispondere a questi gravi attacchi ai nostri diritti, per respingere questo ennesimo tentativo di trasformare in merce un prezioso ed indispensabile bene comune come l’acqua, per riprendere con vigore la lotta per vedere applicata nei fatti la vittoria referendaria contro la privatizzazione dell’acqua, lanciamo un appello a tutto il fronte comune di lotta per l’acqua bene comune!
Giovedì ore 21,00 vi aspettiamo numerosi nella Sala di Rappresentanza del Comune di Carrara.
Legambiente Carrara
Claudia Bienaimé consigliere comunale
di Carrara Bene Comune, Fabbrica della Sinistra, Verdi per Carrara, Italia dei Valori
Comitato di Salute Pubblica di Massa
Partito dei CARC

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