domenica 26 maggio 2013

dal diario di Beth Ackerley(1881-inghilterra)

"....Ian si è adagiato all'indietro e mi ha lasciato fare.Ha allargato le gambe,ma s'è rifiutato di auitarmi, creandomi qualche difficoltà perchè alcuni indumenti maschili sono un vero intralcio.Ho dovuto slacciare, sbottonare e scostare diversi strati di stoffa per arrivare dove volevo.
Finalmente,però, dai vestiti è emersa quella parte del suo corpo che tanto desideravo vedere.Sono lieta di dire che non ho provato alcun imbarazzo o timidezza nel posare la bocca su di essa. Neanche Ian era imbarazzato o motivo di esserlo, perchè la sua virilità è assolutamente perfetta, liscia e scura, un pò più larga sulla punta. L'ho accarezzata con l'unghia del dito e Ian ha emesso un suono strozzato.
Ho capito che gli piaceva, cosi ho mosso il pollice in un movimento circolare, facendolo di nuovo gemere.
Ho continuato a giocare con lui, inebriata dalla senzazione di potere che provavo, cambiando di tanto in tantoil modo di accarezzarlo.
Ma dopo un pò quel gioco non mi bastava più. Volevo di più. La carrazza avanzava senza scatti, cosi mi sono azzardata a inginocchiarmi sul pavimento, davanti a lui. mi sono soffermata a guardare il suo membo,poi l'ho presoin bocca.
Ian ha sussultato come se l'avessi punto.Temevo di avergli fato male,ma quando ho cercato di tirarmi indietro lui mi ha intrecciato le dita tra  capelli e mi ha spinto di nuovo li.
Non avevo mai assaporato il membro di un uomo,prima, cosinè ero incuriosita. Il sapore era le vagamente salato,diverso da quello delle sue labbra.Per tutta risposta ,Ian ha aperto di più le gambe,per incoraggiarmi.
L'ho udito sussurrare  il mio nome,ma non potevo rispondergli, perchè ero troppo concentrata a dargli piacere.
Poi ho spinto le lebbra ancora più avanti, come per divorarlo tutto. Il pensiero mi eccitava incredibilmente, anche se non capivo il perchè.
Quello che stavo facendo gli piaceva,perchè mi ha avvolto le gambe intorno alla vita, emettendo suoni sconnessi. Muoveve i fianchi come per solleverli dal sedile. Era bello pensare di poterlo torturare cosi, sapere di donargli un tale piacere che non riusciva a stare fermo.
Quando gli ho infilato la mano tra le gambe l'ho sentito irrigidirsi e pulsare poi, di colpo, Ian ha emesso un grido e ha riversato il suo seme in me.
Colta alla sprovist, da prima ho fatto per ritirarmi,poi ho deciso di restare dov' ero. Sapeva di panna,con una punta di acidità  nient'affatto sgradevole.Ero felice di poter  trattenere dento di me una parte di lui.
Ian mi ha afferrato e mi ha tirato sul sedile, accanto a se,senza neanche darsi la pena di riallacciarsi i pantaloni. mi ha baciato con foga........"

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