domenica 13 gennaio 2013

da focus.it-galassia a spirale più grande

Questa immagine composita combina le immagini della galassia a spirale barrata gigante NCG 6872 ottenute dal telescopio VLT da 8, 20 metri di apertura dell’ESO (Cile) con quelle ottenute dai telescopi spaziali GALEX (ultravioletto) e Spitzer (infrarosso). Una galassia nana formata da giovanissime stelle e prima sconosciuta (all’interno del cerchio in alto a sinistra) è visibile soltanto nell’ultravioletto: IC 4970, la piccola galassia interagente con NGC 6872 è visibile in alto rispetto alla sua regione centrale. (NASA's Goddard Space Flight Center/ESO/JPL-Caltech/DSS)
Da tempo la spettacolare galassia a spirale barrata denominata NGC 6872 è considerata un colosso, ma, grazie alle analisi di dati provenienti da diversi osservatori basati a terra e nello spazio ed i risultati di alcune simulazioni al computer, è stato possibile stabilire che si tratta della più grande galassia a spirale che conosciamo. Le sue dimensioni, infatti, sono di 522.000 anni luce, più di 5 volte quelle della nostra Galassia, la Via Lattea.
I dati essenziali per ottenere la misura precisa delle dimensioni di NGC 6872 sono però stati forniti da GALEX (Galaxy Evolution Explorer), un telescopio spaziale della NASA operante nella banda ultravioletta dello spettro elettromagnetico, che fu lanciato in orbita nell’aprile 2003. Senza la possibilità di GALEX di osservare in luce ultravioletta le stelle più giovani e calde non saremmo mai stati in grado di capire la reale estensione di questo intrigante sistema. L’atipica dimensione e la sua apparenza derivano dall’interazione con una galassia più piccola denominata IC 4970, che invece ha una massa pari a circa un quinto di quella di NGC 6872. La coppia si trova a circa 212 milioni di anni luce da noi in direzione della costellazione australe del Pavone.
E’ ormai opinione comune che le galassie di maggiori dimensioni, compresa la nostra, crescano attraverso fusioni ed acquisizioni, assemblandosi in miliardi di anni a partire da numerosi sistemi più piccoli. Le interazioni gravitazionali di NGC 6872 e di IC 4970 possono invece aver fatto l’opposto dando vita a ciò che stiamo vedendo come una nuova piccola galassia (in alto a sinistra nell’immagine).
Il braccio in alto a sinistra è il più disturbato ed è caratterizzato da una intensa formazione stellare, visibile solo in ultravioletto, e dalla vicinanza di una galassia nana alla sua estremità simile ad altre osservate in altri sistemi interagenti. Questa galassia nana è molto brillante  nell’ultravioletto, un segno dell’emissione di grandi quantità di energia proveniente dalle stelle giovani, con età di poche centinaia di milioni di anni.
Analizzando la distribuzione della radiazione ultravioletta emessa da NGC 6872, è stato possibile stimare l’età delle stelle lungo i due bracci di spirale maggiori. Le stelle più giovani appaiono molto più numerose nella parte più lontana del braccio in alto a sinistra, dove si trova la galassia nana (che sembra stirare il braccio), mentre le stelle sono più vecchie man mano che ci si sposta verso il centro galattico. Il braccio opposto mostra grosso modo lo stesso percorso evolutivo, anche se l’emissione ultravioletta appare essere inferiore.
Secondo i modelli, IC 4970 dovrebbe aver avuto un passaggio ravvicinato con la galassia maggiore circa 130 milioni di anni fa, con una traiettoria nello stesso senso di rotazione galattica.
NGC 6872 contiene un’enorme barra dalle cui estremità si dipartono i due bracci di spirale.  Nella barra non ci sono segni di recente formazione stellare, il che indica che la sua formazione risale ad alcuni miliardi di anni fa, molto prima quindi dell’incontro con IC 4970.

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