lunedì 18 giugno 2012

pietro aretino-sonetti lussuriosi-libro secondo-sonetto V

V
Per Europa godere, iin bue cangiossi
Giove, che di chiavarla avea desio;
e la sua deità posta in oblio,
in più bestiali forme trasformossi.

Marte, ancor lui, perdé li suoi ripossi,
che potea ben goder, perch'era Dio,
e di tanto chiavar pagonne il fio,
mentre qual topo in rete pur restossi.

All'incontro costui, che qui mirate,
che pur senza pericolo potria
chiavar, non cura potta né culate.

Questa per certo è pur coglioneria,
tra le maggiori e più solennizzate
e che commessa mai al mondo sia.

Povera mercanzia!
Non lo sai tu, coglion, ch'è un gran marmotta
colui che di sua man fa culo e potta? 


----------------------------------------------------------------------------------------------
dedicata all'unione europeà buona giornata

Nessun commento:

Posta un commento