sabato 21 aprile 2012

politici italiani-fondatori reppublica -Pietro Nenni

Biografie
 pallanimred.gif (323 byte) Pietro Nenni
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Nato a Faenza nel 1891 da una famiglia povera. Rimasto orfano di padre giovanissimo, la madre fu costretta a fare i lavori pi� umili per poter mantenerlo agli studi. Inizialmente ader� al movimento repubblicano. E romagnolo indubbiamente fu. Fin quasi allo stereotipo. Per la passionalit�, per il primato assegnato alla pratica rispetto alla teoria, per la capacit� di adattarsi in permanenza al mutare degli scenari politici. Repubblicano nel 1908, contrario alla guerra di Libia nel 1911, protagonista nel 1914 della "settimana rossa" di Ancona, conobbe il carcere in compagnia di un altro romagnolo illustre: Benito Mussolini che all’epoca frequentava, anch’egli, gli ambienti dell’estrema sinistra e del movimento repubblicano. Fu "interventista rivoluzionario" a fianco di Mussolini nella grande guerra, e nel 1919 fu tra i fondatori del primo fascio di combattimento a Bologna. Subito riconosciuta nel fascismo la reazione, nel 1920 lasci� il Pri e nel 1921 divenne socialista. Nel 1922 colse nella marcia su Roma il disvelamento della natura reazionaria della democrazia borghese. Si oppose per� alla fusione dei massimalisti con il Pcd'I e si batt� per l'unit� con i riformisti di Turati. Nel 1925 fond� con Rosselli la rivista Quarto Stato. Emigr� poi a Parigi. Durante il ventennio fascista fu uno dei massimi dirigenti del socialismo e dell’antifascismo italiano ed internazionale. Durante la guerra di Spagna nel 1936 fu commissario politico nelle Brigate Internazionali, e combatt� al fianco di democratici provenienti da tutto il mondo. E’ proprio a partire dall’esperienza spagnola che vennero poste le basi dell’unit� politica d’azione con i comunisti di Palmiro Togliatti. Confinato a Ponza, dopo la caduta del Duce and� a Roma e nel periodo della Resistenza assunse, con Sandro Pertini, Giuseppe Saragat e Lelio Basso la guida del PSI finalmente riunificatosi con il nome di Partito Socialista di Unit� Proletaria (PSIUP). Dopo la Liberazione, fu Ministro degli Esteri nei governi di unit� nazionale, e divenne famoso per la sua agoralit� - capacit� oratoria - il che lo contrappose all'algido politicismo di Togliatti. Guid� in prima persona la battaglia a favore della Repubblica. La rottura dell’unit� nazionale antifascista nella primavera del 1947 segn� anche una nuova rottura nel Partito Socialista, con la scissione della destra riformista e socialdemocratica di Giuseppe Saragat che diede vita al PSLI, poi PSDI, che divent� partito di governo. Tra il 1946 e il 1948, tuttavia, con la politica di Fronte Popolare, al Pci diede il primato all'interno della sinistra italiana. Da allora, elettoralmente, il Partito comunista fu un grande partito e il Partito socialista un partito medio. Gli anni del frontismo si esaurirono solo dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria (1956) quando si riavvicin� a Saragat, proponendo ed ottenendo la temporanea riunificazione tra le due diverse anime del socialismo italiano e, dopo aver intrapreso la via dell’autonomismo, giunse a collaborare con la DC di Fanfani e di Moro, con il PSDI di Saragat ed il PRI di Ugo La Malfa ed Oronzo Reale nei governi di centro-sinistra, diventando vice presidente del consiglio e poi ministro degli esteri. Sub� a sinistra la scissione del Psiup (1964) e promosse nel 1966 la riunificazione con il Psdi di Saragat, destinata a durare solo tre anni. L'ultimo suo significativo atto politico fu l’appoggio dato al fronte divorzista nel referendum del 1974 voluto dalla DC di Fanfani e dal MSI di Almirante. Presidente del Psi nel 1972, fu considerato il padrino di Craxi. Mor� il 1� gennaio del 1980.

fonte anpi



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